martedì 20 dicembre 2011

2012 tra profezia e realtà



III.1
Apres combat & bataille nauale,
Le grand Neptune à son plus hault beffroy,
Rouge auersaire de fraieur viendra pasle,
Metant le grand ocean en effroy.
III.1
Dopo conflitto e battaglia navale,
Il grande Nettuno sarà al suo più grande potere:
Farà impallidire di paura il rosso avversario,
Ponendo il grande oceano in spavento.

questi sono alcuni versi  dell'opera "libro perduto" o "vaticinia di Nostradamus" del medesimo profeta riferite alla Fine dei Tempi, Nelle ultime pagine dell’opera sono  riportati  i dettagli precisi relativi alla Fine dei Tempi che appunto secondo gli studi degli esperti dovrebbe avvenire proprio nell’anno 2012.
ai versi di Nostradamus è possibile dare una traduzione personalizzata ma è anche vero che i versi sopra riportati fanno riferimento alla di Forza Nettuno, quidi del Mare  e non tanto alla battaglia, stesso riferimento che i Maya indicano nella loro profezia  in riferimento al cataclisma del 2012.
Ricordiamo infatti che a seguito del rallentamento della Terra  e della prevista  pausa di 72 ore la Terra  riprenderà la rotazione in senso inverso provocando lo sconvolgimento della crosta terrestre e quindi  un possibile  straripamento di Mari ed Oceani
Nelle successive  quartine  il profeta fa riferimento alla possibile caduta di meteoriti che provocheranno terremoti di grande entità, anche questo evento è citato nella profezia dei Maya
I.46
Tout aupres d’Aux, de Lectore & Mirande
Grand feu du ciel en troys nuicts tumbera:
Cause auiendra bien stupende & mirande:
Bien peu apres la terre tremblera.

I.46
Molto vicino ad Aux, Lectore e Mirande
Gran fuoco dal cielo in tre notti piomberà:
Evento accadrà davvero stupendo e mirabile:
Poco dopo la terra tremerà.
V.53
La loy du Sol & Venus contendus,
Appropriant l’esprit de prophetie:
Ne l’vn ne l’autre ne seront entendus,
Par sol tiendra la loy du grand Messie.

V.53
La legge di Sole e Venere contesa
Appropriandosi lo spirito di profezia:
Nè l’uno nè l’altro ne saranno intesi,
Per terrà la legge del grande Messia.
“La legge di Sole e Venere” è  relativa alla profezia del  2012, nel  resto della quartina Nostradamus sottolinea che nessuno crederà a questa profezia e che quindi il Grande Nettuno avrà la meglio .
Anche secondo Nostradamus quindi la Fine del Mondo è vicina e il 2012 sarà un anno di cataclismi e di distruzione per l’umanità, cosa dobbiamo fare quindi? Crederci o non crederci? Organizzarsi per la sopravvivenza oppure ignorare le dicerie?
Assodato che Nostradamus non era un mago o un santone con il cappello a punta che di fronte a pozioni magiche divinizzava, cerchiamo di capire per quale motivo può aver scritto le Centurie.
E' possibile che nel corso dei suoi studi viaggiando in tutta Europa si sia imbattuto in scritti particolarmente interessanti e nello stesso tempo pericolosi per i contenuti? In quel tempo la sola lettura di libri eretici poteva avere delle conseguenze drammaticheper chi vi si fosse imbattuto.
E', allora, così ardito pensare che abbia voluto "tradurre" quanto di pericoloso aveva letto? Compresa la loro importanza, forse non voleva che i contenuti di quegli scritti andassero perduti, e allo stesso tempo non voleva correre seri rischi. Non avrebbe potuto certamente farne una riscrittura semplice e facilmente comprensibile, il rischio sarebbe rimasto troppo grande. Avrebbe quindi dovuto renderli criptici, tanto complessi da essere incomprensibili per i contemporanei, con la segreta speranza che in futuro, con l'evoluzione della parola, che lui sapeva sarebbe avvenuta, altri uomini sarebbero stati in grado di renderli comprensibili. E poi una volta finito il lavoro di riscrittura criptica, che cosa poteva fare? Senz'altro distruggere gli originali, per cancellare pericolose tracce. Possono essere allora i "volumi nascosti per lunghi secoli" di cui lui stesso scrive? E perché quei volumi bruciando avrebbero fatto "un insolito chiarore, più intenso della fiamma naturale, simile a un accecante folgore"? Che cosa può aver letto in quelle pagine? Forse, si può trovare, un'inaspettata conferma alla profezia dei Maya, un ulteriore tassello in aggiunta alle numerose coincidenze incontrate fino a qui? Nostradamus ci dà notizie sul2012?
La storia dimostrerà che il 2012 è d'importanza così fondamentale da segnare un nuovo inizio del Tempo, giustificando l'adozione di un calendario anch'esso tutto nuovo, che ricominci dall'Anno Uno. Com'è noto, un Anno Primo fu proclamato anche dopo laRivoluzione francese. I calendari degli anni successivi al 1789 prevedevano settimane di dieci giorni, e rimasero in uso per oltre un decennio, finché Napoleone Bonaparterestaurò il precedente sistema gregoriano.

Se il 2012 sia destinato a riconfigurare il tempo in modo permanente o semplicemente a perturbarlo per una fase è questione su cui possiamo soltanto azzardare delle congetture. Per farci un'idea più precisa dell'importanza potenziale della data, è il caso di prendere in esame altri momenti della storia cui è stato attribuito un valore straordinario o nefasto, come l'Y2K, il 1° gennaio 2000, cui il 21 dicembre 2012 (21/12/12) viene spesso paragonato. L'Y2K fu un bidone, e tutti saremmo ben contenti se la favoleggiata data finale dei Maya si risolvesse nello stesso modo. Meglio fare una figuraccia che vedere il mondo andare in pezzi.
Ma il 2012 non ha alcuna reale analogia con l'Y2K, al centro del quale c'erano i timori per le conseguenze di un blocco dei computer. Se da un lato i timori si dimostrarono di gran lunga esagerati - ricordate gli psicoterapeuti specializzati nel calmare l'ansia da Y2K? - dall'altro tutto il trambusto, in realtà, spinse le grandi aziende a rendere le loro attività "a prova di Y2K". Senza dubbio questi interventi ci risparmiarono qualche brutto guaio, anche se probabilmente non catastrofico.

Che cosa può significare, a ogni modo, una data? Se la profezia dei Maya sul 2012, antica di quindici secoli, si realizzasse con un ritardo di un decennio o due, ciò infirmerebbe la loro tesi? Di certo metterebbe in dubbio la loro argomentazione fondamentale, secondo la quale il comportamento di un grande ciclo in coincidenza con ilsolstizio d'inverno del 2012 ci condurrà in una nuova era, e tale transizione in qualche modo provocherà (e/o sarà inevitabilmente accompagnata da) profondi mutamenti nelle condizioni di vita in tutto il mondo. Ma meglio essere fortunati che abili, come si dice. L'ansia generata dai cupi presagi di rovina è un prezzo che può valer la pena di pagare, se ciò contribuisse a evitare il peggio. Forse il 2012 andrà a finire come il 1984, un'altra mitica data funesta che, fortunatamente, non fu mai all'altezza della sua terribile reputazione. Quanto meno, lo spirito umano non venne annientato una volta per tute, né l'uomo venne assalito da topi famelici. Quelli di George Orwell erano semplicemente timori infondati, o dobbiamo pensare che la sua descrizione agghiacciante del Grande Fratello abbia contribuito alla lotta per impedire il trionfo del totalitarismo?

Ci sentiremo degli stupidi noi che mettiamo in guardia dai pericoli del 2012, se quell'anno arriverà e passerà senza eventi apocalittici? Dipende semplicemente da quanto sbagliate si riveleranno le nostre predizioni. Se un analogo gruppo di osservatori avesse avvertito in anticipo che l'11 settembre 2001 sarebbe stata la fine del mondo, quella profezia sarebbe naturalmente risultata sbagliata, ma l'aura apocalittica degli eventi di quel giorno avrebbe indotto a riconoscere retrospettivamente che i profeti avevano intuito qualcosa di reale. Le cose sarebbero andate nello stesso modo per le eventuali nefaste profezie sul28 giugno 1914, quando l'arciducaFrancesco Ferdinando e sua moglieSofia, duchessa di Hohenberg, furono assassinati mentre entravano nel municipio di Sarajevo. Gli storici in generale considerano questo evento come la scintilla che fece divampare la Prima guerra mondiale: non proprio la fine del mondo, ma quanto di più vicino a essa si fosse mai verificato.

Ovviamente il 21 dicembre 2012 differisce dagli attacchi dell'11 settembre e dallo scoppio della Prima guerra mondiale per il fatto che questi ultimi eventi giunsero ampiamente imprevisti, eccetto che in qualche angolo oscuro del pianeta. Ci fu ben poco tempo per prepararsi. Come sarebbe sciocco da parte nostra sprecare il tempo prezioso che i Maya invece ci hanno messo a disposizione! Uomo avvisato mezzo salvato, dice il proverbio, ma soltanto se l'avviso viene preso sul serio. In fondo, l'ammonimento dei Maya sul 2012 è quello di non perdere l'occasione dell'illuminazione, di non lasciarci sfuggire la possibilità di superare l'ondata di cupidigia, di violenza e follia che si abbatterà come un sanguinoso tsunami sul 2012. In quell'anno il genere umano comincerà a entrare in una nuova era, proprio come nel 1492 l'umanità, o almeno il suo gruppo più ampio e dominante, fece il suo ingresso nel Nuovo Mondo.

"Il 1492 è dunque un anno che può a buon diritto essere definito apocalittico sia nel significato originario del termine, in quanto di rivelazione o scoperta, sia in quello moderno di calamità di proporzioni immani. Il fatto che forze così numerose e così importanti della storia umana siano entrate in azione contemporaneamente ci spinge a chiederci se la coincidenza non sia stata frutto della mano di Dio. Per i cristiani, gli arabi e gli ebrei della fine del XV secolo era certamente così, senza ombra di dubbio: non poteva essere casuale il contemporaneo verificarsi di eventi tanto grandi e terribili; la provvidenza non poteva non esservi coinvolta e i personaggi principali non erano che semplici strumenti di una volontà divina".
Così scrive James Reston Jr in I mastini di Dio.
Reston mostra con grande efficacia che il 1492 fu così importante e complesso da essere oggetto di discussione ancora mezzo millennio più tardi. Innegabilmente preannunciò la massima espansione della civiltà nella storia, e altrettanto innegabilmente diede avvio a un'epoca di brutale annientamento, non soltanto di milioni di persone, ma anche di un armonioso rapporto indigeno con la natura, delle cui lezioni perdute oggi abbiamo un disperato bisogno. Non c'è da stupirsi che i Maya e gli altri nativi americani tendano a vedere quell'anno in termini molto meno entusiastici della maggior parte delle altre persone, non tanto come scoperta di un Nuovo Mondo quanto come la fine di uno vecchio e amato.

Si pensa all'Inquisizione spagnola del periodo che va dal 1478 al 1530 e oltre come a qualcosa che accadde in Spagna a ebrei, musulmani e, in misura minore, protestanti, ma in realtà molti dei conquistadores che invasero il regno maya nel 1519 erano sanguinari veterani della persecuzione e del genocidio.
"Come se non bastasse, preti cattolici, che erano per lo più inquisitori, accompagnavano iconquistadores. Quegli uomini pii vedevano il demonio a ogni angolo e si sforzavano di distruggere ogni traccia della grande cultura maya. Assassinarono i nostri anziani e gli H-Menob, i sacerdoti maya, lasciando un popolo in rovina e privo dei suoi capi. Gli anziani erano a conoscenza dell'avvento di questo periodo di oscurità perché le profezie erano state molto chiare. Perciò molti di loro si erano già trasferiti nel folto della giungla o si erano nascosti sulle montagne, dove conservarono la loro discendenza, i loro sovrani e la loro visione del cosmo"
scrive Carlos Barrios in The Book of Destiny. Unlocking the Secrets of the Ancient Mayans and the Prophecy of 2012. (In omaggio alla predilezione maya per la numerologia, si dovrebbe rilevare che il 2012 viene 520 anni dopo il 1492, e 520 anni sono esattamente un decimo del loro ciclo di 5200 anni, un cinquantesimo del ciclo di 26.000 anni, e dieci volte il numero delle settimane dell'anno 52, che i Maya considerano un numero di grande influenza e di buon auspicio).

Può darsi che il 2012 finisca per dimostrarsi una sorta di nemesi storica del 1492, e cioè un risveglio euforico delle culture indigene e una spaventosa battuta d'arresto per il resto dell'umanità di cui facciamo parte... Ma la questione se un tal genere di giustizia poetica si manifesti nella storia o no esula dal tema di questo e dei prossimi post. Uno scenario molto più semplice, in cui il rovesciamento porta i popoli indigeni ad avvantaggiarsi e quelli evoluti ad arretrare, ha a che fare, più che con la giustizia, con l'elettricità. Quanto maggiormente una società dipende dall'elettricità, e dall'infrastruttura tecnologica basata su tale forma di energia, tanto più grave sarà il colpo che subirà nel 2012.

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